Anche il mondo scientifico e quello sanitario hanno finalmente compreso la relazione fra benessere spirituale e salute. In una riunione dell’OMS del 1998 è stata proposta la modifica della definizione originaria del concetto di salute nei seguenti termini:“La salute è uno stato dinamico di completo benessere fisico, mentale, sociale e spirituale, non mera assenza di malattia.”
Non è un caso che, in questi anni, siano cresciuti l’interesse e la diffusione di culture antiche e tradizioni orientali, e che si siano diffuse discipline come yoga, meditazione, mindfulness e immersioni forestali, di pratiche di guarigione integrative come la riflessologia plantare, la musicoterapia, lo shiatsu, naturopatia, omeopatia solo per dirne alcune. Sono tutti mezzi verso “l’essere se stessi”.
L’essere se stessi fa bene.
Le Spa hanno l’opportunità di rendere più autentica, completa ed efficace la loro proposta strutturando una narrazione e un’esperienza che punti alla connessione con se stessi, con l’acqua, la natura e fra le persone. Conosciamo meglio noi stessi attraverso gli elementi della natura e attraverso le altre persone.
Non è quindi la Spa più bella che lascia un segno profondo ma quella più entra nel profondo dei suoi ospiti, senza trascurare l’immagine evocativa di purezza, magia e armonia.